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"Cuore sacro "

di Erzan Ozpetek

con Barbora Bobulova e Lisa Gastoni,Camille Dugay Comencini,Andrea Di Stefano e Massimo Paggio

 

Dopo il successo de "Le fate ignoranti" e "La finestra di fronte", torna Ferzan Ozpetek con il suo nuovo film, "Cuore Sacro". Ferzan Ozpetek che ha presentato a Roma il film, ha detto: ''E' il film piu' difficile che ho fatto, ma forse ora me lo posso permettere'' "Sono le persone che perdi e il dolore che provi a spingerti a farti domande, quelle stesse che il mio film accoglie, senza soffermarsi troppo sulle possibili risposte". "Chi leggeva il copione - ha rivelato il regista - è rimasto sotto choc: ho tagliato qualche passaggio e alla fine non credo di aver esagerato. Ho girato col cuore in mano". Il film tratta una tematica delicata: la religiosita' - laica o no poco importa - la solidarieta' e simboli sacri su cui si puo' con facilita' scivolare nella piu' facile retorica. 'Cuore sacro', nelle sale da venerdi' distribuito da Medusa in 300 copie, parla infatti di poverta', di redenzione, di santita' e soprattutto dell'indifferenza del nostro tempo verso il dolore degli altri. Spiega ancora Ozpetek: ''Cuore sacro e' un film sul senso della vita del dolore che provo quando perdo un'amica o un amico. La vita e' davvero cortissima; e' tutto troppo veloce. Tutto questo che senso ha? Ma comunque non volevo parlare di fede, ne' di religiosita'''.

Questa la trama: Irene, interpretata da Barbora Bobulova (Il principe di Homburg, Ovunque sei)e' una donna manager milanese,una dura imprenditrice immobiliare, anche grazie alla zia Eleonora, interpretata da Lisa Gastoni, che non vive che per gli affari. Ma a un certo punto della sua vita, Irene dovra' fare i conti con il suo passato.
Irene, va a Roma per trasformare la residenza della madre - considerata pazza e reclusa per anni dalla famiglia del marito. Li scopre che la madre, che non ha mai conosciuto, viveva in quella casa in una stanza piena di simboli religiosi, sulle pareti graffiti incomprensibili.
A Roma , la donna incontra Benny, una ragazzina ladra (Camille Dugay Comencini), che le cambia la vita. Benny, le fa scoprire il mondo dei diseredati, di chi non ha niente, come Giancarlo (Andrea Di Stefano), un barbone ossessionato dalla morte della sua donna.

Benny,fa lentamente avvicinare l'imprenditrice, al mondo della solidarieta'. Il palazzo romano viene così trasformato, come in Viridiana di Bunuel, in una mensa per i poveri. Nell'impresa Irene è aiutata da un prete, Padre Carras, (Massimo Poggio). In un itinerario che rischia di portare la protagonista alla follia.

Ozpetek, per raccontare l'universo dei diseredati ha chiesto aiuto alla comunità di Sant'Egidio. "Mi ha fatto grande impressione - ha raccontato Ozpetek- vedere la gente che chiede i pacchi con i generi di prima necessità: mi aspettavo i barboni, e invece sono delle persone simili a noi".