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Leone d'Oro alla carriera a Stefania Sandrelli. Il riconoscimento consegnato nel corso della 62esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica a Venezia

A Stefania Sandrelli Leone d'Oro alla carriera. Il riconoscimento che corona 45 anni di attività cinematografica, le è stato consegnato la sera di sabato 10 settembre, nel corso della 62esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Un secondo Leone d'oro alla carriera è andato al grande regista giapponese Hayao Miyazaki.
Marco Muller , direttore della Mostra, ha così spiegato l'assegnazione del Leone d'Oro alla Sandrelli: «Quarantacinque anni di carriera cinematografica, e non li dimostra Stefania Sandrelli ha attraversato tutti gli stadi del cinema italiano: si afferma lavorando con due degli autori più originali (e oggi definitivamente riscoperti) del dopoguerra, Pietro Germi e Antonio Pietrangeli; accompagna le dinamiche del Nuovo Cinema (un titolo su tutti:"Il conformista" di Bernardo Bertolucci); è stata la musa del cinema-sexy intellettuale; e continua a essere baricentro dei debutti e dei film importanti dei giovani cineasti (dalla morettiana Valia Santella all'"Ultimo bacio" di Muccino). Attrice moderna e mai modernista, Stefania è il cinema italiano contemporaneo al meglio di quello che ha saputo offrire».

Stefania Sandrelli è stata l'attrice prediletta dei più grandi registi italiani e non solo. Variegata e indimenticabile la galleria dei personaggi interpretati in 45 anni di carriera. Stefania Sandrelli esordisce giovanissima con un piccolo ruolo nel Federale di Luciano Salce. Ma e' con Pietro Germi, che concquista la popolarità, prima con il ruolo di Angela in Divorzio all'italiana, poi di Agnese in Sedotta e abbandonata (1964).

Le sue doti interpretative sono confermate in Io la conoscevo bene (1965) di Antonio Pietrangeli. Nel 1969 e' premiata quale miglior attrice al Festival di San Sebastian con L'amante di Gramigna di Carlo Lizzani. Con Bernardo Bertolucci gira Partner (1968), Il Conformista e Novecento. Con Ettore Scola, gira C'eravamo tanto amati e nel corale La terrazza (1980).

Con il film La chiave (1983) di Tinto Brass, Stefania Sandrelli recupera nuova e vibrante sensualità. Poi seguono Speriamo che sia femmina (1986) di Mario Monicelli, La famiglia (1987) ancora con Scola, Mignon è partita di Francesca Archibugi, con il quale ottiene un David di Donatello per la migliore interpretazione femminile. Nel 1992, torna a un ruolo spregiudicato con Bigas Luna nel film Prosciutto prosciutto. Seguono nel 1998 La cena di Ettore Scola .Nel 2002 L'ultimo bacio di Gabriele Muccino, e nel 2004 Te lo leggo negli occhi di Valia Santella

10 agosto 2005