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L'Italia su Titano. Gli scienziati: Su Titano fiumi, laghi e montagne
Molti gli strumenti realizzati da aziende italiane

 

Dopo un viaggio durato sette anni, Il satellite Cassini, sviluppato da NASA, dall'ESA, Agenzia Spaziale Europea e dall'ASI, Agenzia Spaziale Italiana, ha rilasciato ieri pomeriggio la sonda europea Huygens che si è posata su Titano. Molti gli strumenti realizzati da aziende italiane, come quelli che hanno studiato l'atmosfera e il suolo della Luna di Saturno.Galileo Avionica, gruppo Finmeccanica, ha sviluppato Hasi, concepito per prendere le misure della temperatura, della pressione e della densità; questi dati consentiranno di ricostruire la configurazione del satellite stesso.Lo spettrometro Vims (Visibile and Infrared Mapping Spectromer) è stato realizzato dal Cnr-Ias Roma su contratto Asi. Vims che opera nell'infrarosso, fornisce immagini bidimensionali ad alta risoluzione per lo studio della composizione e della struttura degli anelli di Saturno.

La sonda europea Huygens subito dopo l'emozionante atterraggio su Titano ha rilevato che la più grande luna di Saturno è viva, simile alla Terra. Dalle immagini trasmesse da Huygens è apparsa " che Titano è un corpo celeste vivo, simile solo alla Terra nell'intero Sistema Solare. Al momento Titano è l'unico luogo nell'universo che conosciamo, dopo la Terra, ad avere una geologia attiva", ha detto il responsabile per l'ESA dell'esplorazione del Sistema Solare, Marcello Coradini. Il giorno su Titano è lunghissimo, ha una durata pari a 16 giorni terrestri, e la luna ha un diametro di oltre 5.000 chilometri. E' un mondo freddissimo, con una temperatura di meno 180 gradi ed è distante dalla Terra oltre 1,2 miliardi di chilometri. Sicuramente non è un mondo ospitale per la vita: troppo freddo perché vi si possa trovare acqua allo stato liquido. «Siamo i primi a mettere piede su Titano», ha dichiarato Jean-Jacques Dordain, direttore generale dell’Esa, aggiungendo: «I dati scientifici che stiamo raccogliendo sveleranno i misteri di questo nuovo mondo».

Le immagini e le misurazioni della temperatura sono state inviate dallla Huygens all’astronave madre, la sonda "Cassini", in orbita attorno a Titano, e da questa trasmesse alla Terra.

«Il suo volto è rugoso, solcato da tracce simili a canali» ha commentato Marty Tomasko dell'Università dell'Arizona (Usa), responsabile dell'elaborazione dei fotogrammi titaniani.