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La Margherita dice no alla lista unica.Approvata la mozione di Rutelli, Marini e Franceschini
   

L'Assemblea federale della Margherita ha approvato con 224 sì 58 i no, 16 astenuti, la mozione di Rutelli, Marini e Franceschini che boccia la lista unitaria alle politiche del 2006. La mozione approvata stabilisce la presentazione di liste autonome della Margherita nella quota proporzionale, con un proprio simbolo.
Pertanto si allontana nel prossimo futuro la possibilità di creare un un partito unico del centro sinistra che comprenda Margherita, Sdi e Ds.
La mozione di Rutelli, Marini e Franceschini, approvata a maggioranza, era avversata dalla minoranza di Parisi, che aveva l'appoggio esterno del leader dell'Unione Romano Prodi. Dopo lo strappo della Margherita, il partito comune si limiterebbe a Ds, Sdi e minoranza parisiana o forse ancora ad una lista Parisi-Prodi. Resta da stabilire a chi andrà il simbolo dell'Ulivo.
Nel suo intervento all'assemblea, Arturo Parisi aveva sottolineato: «E’ facile dire tre sì: sì all’Unione, sì alla Federazione, sì alla Margherita, senza rendersi conto che questi tre sì equivalgono a un no ed equivalgono a un no all’Ulivo».Dopo il voto, Parisi ha rifiutato di rilasciare commenti, limitandosi a dire: «Siamo il 20 per cento».
Rutelli ha replicato con veemenza alla tesi di Parisi sottolineando «c’è stato l’Ulivo dei cento giorni in cui ho tirato la carretta, ho mangiato pane e cipolla per costruire il centrosinistra e consegnarlo a Prodi» ed ha concluso affermando che « La Margherita è una forza vera a servizio di un progetto più grande, non è a servizio di se stessa».

20 maggio 2005