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E' Milano la provincia più ricca d'Italia


 

Da corriere.it

La provincia più ricca d'Italia resta Milano. Risulta da una ricerca di Unioncamere e Istituto Tagliacarne sul valore aggiunto delle province nel 2003, che conferma però la grande disparità tra nord e sud della penisola. Per il nono anno consecutivo il capoluogo lombardo si conferma in testa alla classifica con un valore aggiunto pro-capite pari a 30.468 euro. La prima provincia del sud compare solo alla 57ª posizione: Isernia con 19.947 euro, che in nove anni ha scalato 16 posizioni. In coda Crotone, ultima per l'ottavo anno su nove (dopo il breve scambio di posizione con Enna nel 2002), con 11.518 euro pro-capite. Nell'ultimo anno solo Ravenna entra nelle prime dieci, passando dal tredicesimo al decimo posto, e solo due province (Firenze e Roma) rappresentano il Centro.
POCHI CAMBIAMENTI - Nelle ultime dieci posizioni del 2003 si trovano le stesse province dell'anno precedente, con la sola eccezione di Reggio Calabria, che sale dalla 95ª all''88ª posizione, e Palermo che invece scivola dalla 93ª alla 96ª. Delle ultime dieci province del 2003, nove lo erano anche nel 1995. «L'Italia resta un Paese in cui lo sviluppo dei territori viaggia su binari separati», ha commentato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli. «Il Mezzogiorno rimane ancora un'emergenza economica e sociale. Il nostro è un sistema in cui la provincia più ricca genera un valore aggiunto pro-capite due volte e mezzo più elevato di quella più povera. Il credito per un'impresa di Vibo Valentia costa il doppio che per una di Bologna, il tasso di occupazione del Mezzogiorno è distante oltre venti punti da quello del Nord-Est».

DIFFERENZE - Ma anche nel gruppo di testa c'è una forte differenza: Milano, al primo posto, genera 30.468 euro per abitante, Ravenna al decimo ne ha oltre 6 mila in meno (24.228, pari al 20,5%). Variabilità più contenuta dal gruppo di coda: tra Napoli (94º posto) e Crotone la differenza è dell'11,4%. Tutte le province del gruppo di testa appartengono alla ripartizione del Centro-Nord, così come tutte quelle del gruppo di coda si collocano nel Mezzogiorno.
Nel gruppo che più migliora di più la propria posizione rispetto al 1995, nove province su dieci sono del Centro-Nord. Stessa situazione per quanto riguarda quelle in arretramento, tra cui la sola provincia meridionale risulta essere Brindisi.