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Montezemolo, critica la riforma fiscale varata dal Governo. «Siamo impaludati in tattiche elettorali di breve periodo che non affrontano i pochi e prioritari problemi per il futuro del Paese, e questo è grave»


 

Confindustria esprime per bocca del suo presidente Luca Cordero di Montezemolo la sua contrarietà all'emendamento varato dal governo per la riforma delle aliquote fiscali. Il presidente Montezemolo intervenuto a Bergamo alla festa per i centocinquant'anni della Italcementi ha criticato la finanziaria "fatta in una notte" precisando : «Non voglio fare polemiche con nessuno - ha sottolineato - diremmo le stesse cose con qualunque governo. Siamo impaludati in tattiche elettorali di breve periodo che non affrontano i pochi e prioritari problemi per il futuro del Paese, e questo è grave»

Il presidente di Confindustia ha sottolineato che in Italia è necessario ricreare un clima di fiducia nonostante i problemi strutturali. «Occorre agire perché abbiamo il debito più alto d'Europa ma il più basso livello di investimenti pubblici e nella ricerca». Montezemolo ha rilevato che «Manca una visione alta del futuro a destra come a sinistra e manca un dibattito sulle scelte future del Paese da molto tempo. Ora bisogna alzare il potere di acquisto senza incidere sui costi delle imprese. Bisogna che tutte le parti discutano di concorrenza, innovazione, ricerca, competitività, scuola. Dobbiamo concentrarci in modo fortissimo su pochi concetti: più concorrenza e solidarietà». Montezemolo ha lanciato una proposta per ridare slancio ai consumi: «Bisogna intervenire sul differenziale di quanto un operaio costa all'impresa e di quanto si ritrova in busta paga»

A chi gli ha chiesto conferme alle voci di un possibile sganciamento di Fiat da General Motors, Montezemolo ha risposto:«Sergio Marchionne sta lavorando con grande capacità e determinazione per il rilancio di Fiat, tutto il resto sono solo chiacchiere».

In merito ai rapporti con i sindacati confederali, Montezemolo ha confermato la disponibilità di Confindustria nel dialogo tra Governo e parti sociali.

Anche Cgil, Cisl e Uil, che si preparano allo sciopero generale di martedì, hanno assunto una posizione critica nei riguardi della riforma fiscale varata dal Governo.