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Francesco Petrarca,e il suo cranio perduto.


È femminile il cranio ritrovato nell’arca sepolcrale dove sono custodite le spoglie di Francesco Petrarca, e fatto risalire al 1207.

 

E' «giallo» sui resti mortali di Petrarca. Il prof. Vito Terribile Wiel Marin, l’anatomopatologo padovano che ha coordinato l’opera di riesumazione,ha svelato il risultato dello studio sul frammento di cranio ritrovato nella tomba del poeta e inviato all'università di Tucson, in Arizona. Un frammento di pochi grammi di un cranio, esaminato con il metodo del radiocarbonio ha consentito agli studiosi americani di accertare, senza ombra di dubbio, che il cranio ritrovato nel sepolcro è quello di una donna e deve essere fatto risalire ad un arco temporale compreso tra il 1134 e il 1280, individuando quindi nel 1207 l'anno più probabile. Che il cranio non appartenesse al poeta morto nel 1374 era cosa nota da tempo. Spiega il prof. Terribile «Il busto è sicuramente maschile e vi abbiamo trovato i segni nelle costole del famoso calcio di cavallo di cui Petrarca fu vittima; in più si tratta di una persona alta affetta, come il poeta, da una grave forma di obesità, per quanto mascherata dagli abiti sontuosi dell'epoca».
  I resti di Petrarca furono   riesumati il 18 novembre da una equipe di studiosi che tenteranno di ricostruire il volto perduto di Francesco Petrarca. L'autore del "Canzoniere" (cui si dedicò lungo tutto l'arco della sua vita) e i "Trionfi" (dal 1340 al 1374) fu con  Dante e Boccaccio,   il maestro della lirica italiana, decisivo nella creazione del moderno linguaggio poetico.
La lirica del Petrarca fu ammirata ed imitata durante il Rinascimento in Italia e in tutta Europa, e l'influsso che essa esercitò sul gusto, sulle idee e sulla sensibilità fu così profondo che difficilmente si riesce ad abbracciarlo nella sua vastità. Si deve inoltre riconoscere al Petrarca il merito di essere stato il primo a porre la basi per l'affermazione di una mentalità intellettuale moderna. Egli, infatti, rivendicò alla letteratura e alla poesia una funzione sociale.

 
Alla ricerca del volto perduto di Francesco Petrarca