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Segnali di speranza per la sorte di Clementina Cantoni, la giovane cooperante milanese rapita lunedì sera a Kabul
   

Segnali di speranza per la sorte di Clementina Cantoni, la giovane cooperante milanese rapita lunedì sera a Kabul. Il governo afgano ha comunicato di aver istaurato contatti con i sequestratori, e di aver comunicato anche con la volontaria italiana. Lutfullah Mashal, portavoce del ministero dell'Interno del governo afgano ha detto: "Le sue condizioni di salute sono buone e la sua salvezza è garantita. Siamo molto ottimisti circa il fatto che la signorina Clementina sarà rilasciata in modo pacifico".

Mashal ha inoltre smentito che i sequestratori siano membri del gruppo di Tela Mohammad, un capobanda catturato lo mese scorso, a nome del quale i rapitori avrebbero reclamato il rilascio, insieme al suo luogotenente e ad altri complici attualmente in carcere. "Non c'è stato alcun contatto con la banda di Tela Mohammad - ha detto Mashal - Dietro il sequestro non ci sono loro, bensì qualcun altro".

Da subito gli inquirenti hanno indicato responsabilità da parte della criminalità comune piuttosto che del terrorismo o dell'integralismo islamico.

Ieri e' stata fatta ascoltare dai rapitori la voce di Clementina Cantoni, registrata su un nastro, durante una telefonata con una fonte che fa capo all'intelligence italiana.

18 maggio 2005