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In India, trionfo dell'italiana  Sonia Gandhi leader del partito del Congresso


Sonia Gandhi,  di nascita italiana, leader del partito del Congresso, sarà  con ogni probabilità il prossimo primo ministro dell’India. Il partito del Congresso ha vinto con 221 seggi sul partito dell'Alleanza Democratica che ha ottenuto 188 seggi. Enorme sorpresa ha siscitato la sconfitta del premier uscente Atal Behari Vajpayee e della sua coalizione di governo Alleanza democratica nazionale, che gli osservatori politici davano per certo la sua  rielezione del governo, anche e sopratutto per il rilancio economico degli ultimi anni e del miglioramento dei rapporti con il Pakistan.


 
Sonia Maino, è nata a Lusiana in provincia di Vicenza nel 1946. La sua infanzia l'ha vissuta ad Orbassano, in provincia di Torino, ove la famiglia era trasferita. Frequenta l’università di Cambridge, in Inghilterra ove conosce Rajiv Gandhi, figlio dell'allora primo ministro dell'India, Indira Gandhi. Sonia e Rajiv si sposano  nel 1968, e Sonia si trasferisce in India, in casa della suocera Indira Gandhi.  Dopo l’assassinio del marito nel 1991, Sonia si allontana dalla politica. Ma nel 1998, dopo  ripetute insistenze della leadership, diventa ufficialmente membro del partito del Congresso. Eletta in parlamento, diventa un leader indiscusso del partito divenendo anche il quinto membro della dinastia Nehru-Gandhi alla guida del partito del Congresso. Sonia, seppur acquisito  la nazionalità indiana, è stata a lungo da parte degli avversari oggetto di ostracismo. I nazionalisti indù la considerano una  "straniera", una cattolica, che si esprime con accento italiano. Ora, dopo la storica vittoria, Sonia potrebbe diventare primo ministro della più grande democrazia del mondo.
 
Sonia Gandhi rinuncia al premierato. Un problema le sue origini italiane