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Il cardinale Ruini: Non toccare l'unità nazionale

 

 

Il cardinale Camillo Ruini, nel suo discorso col quale ha aperto  il consiglio permanente della Cei, ha sottolineato che le riforme istituzionali in atto in Italia non devono mettere a rischio «nemmeno apparentemente» l’unità del Paese, «occorre riprendere un percorso iniziato a strappi da oltre un decennio e bisognoso di essere portato a compimento con una visione il più possibile organica e lungimirante, senza mettere nemmeno apparentemente in discussione l'unità della nazione». L'intervento è apparso come un monito  alle rivendicazioni federaliste della Lega.  Il cardinale Ruini ha anche parlato della nuova legge Gasparri,  auspicando che «una nuova formulazione, sicuramente conforme alle esigenze costituzionali e in grado di valorizzare gli spazi che si aprono con lo sviluppo delle tecniche di comunicazione». Altro tema del discorso di Ruini, con riferimento alla vicenda  Parmalat, l'auspicio di interventi legislativi per una maggiore  tutela per i risparmiatori. Un no del cardinale anche ai conflitti sociali esasperati che possono produrre «esiti perniciosi». Un elemento che è causa di «protesta sociale»  secondo Ruini,  anche l'aumento del costo della vita, che «porta a un ulteriore impoverimento di larghe fasce della popolazione e genera un senso di insoddisfazione e preoccupazione».

Ciò nondimeno, nella sua prolusione il cardinale Ruini ha voluto esprimere la sua fiducia nelle risorse del Paese sottolineando che la situazione non è tale da «chiudere gli orizzonti» La veduta di Ruini è apparsa molto vicina a quella espressa dal presidente Ciampi in più occasioni.